domenica 13 novembre 2011

Meglio tardi che mai..

13 Novembre 2011 ore 22.38
Non lo so se è un caso, una fatalità o se invece mi sto lasciando trascinare dagli eventi che in queste ore stanno segnando una delle (tante) pagine della storia del nostro magnifico Paese.
Fatto sta che si respira aria di cambiamento, di mutamento di trasformazione, di rinascita e chi più ne ha più ne metta: e così, mi ritrovo qui a plasmare e modellare Miro, un blog che "anagraficamente" nasce nell'Aprile del 2010 ma che non ha mai effettivamente detto e condiviso nulla, se non un nome e una didascalia.

Sinceramente non so cosa vorrà essere Miro, ma voglio sperimentare e cimentarmi in questa nuova avventura da bloggerista (si dice/scrive così?) e cominciare a scrivere quel diario che da piccolo mi regalarono e che non ho mai imbrattato.
Avete presente quei diari segreti bellissimi, con la copertina plastificata e imbottita, dotati di lucchetto che, in apparenza, davano quella sensazione di sicurezza, di totale certezza che tutto quello che avresti scritto lì nessuno avrebbe potuto leggerlo se non muniti di quella meravigliosa quanto piccola chiavetta in ferro "verniciato" d'oro?
Bene...si, proprio uno di quelli.
Adesso è in soffitta, e condivide un'enorme scatola con pagelle, qualche quaderno, i sussidiari, le foto scolastiche di gruppo, le medaglie dei saggi di piscina, il crocifisso in legno e il cordone della tunica della prima comunione.
E' lì..bianco candido, senza neanche una misera macchia di inchiostro...neanche il mio nome c'è scritto! Questa purezza si spiega facilmente presto: quel regalo fu ben accetto e subito mi entusiasmò parecchio tanto da farmi fantasticare su tutto ciò che avrei potuto scrivere. Quel diario sarebbe diventato un confidente che non mi avrebbe mai giudicato, che avrebbe saputo custodire ogni mio più recondito segreto e che non mi avrebbe mai tradito. Ma invece, qualche giorno dopo averlo ricevuto, mi accorsi di aver smarrito la chiave e fui travolto da un forte senso di tristezza e amarezza. A peggiorare le cose fu mio padre che, credendomi di venirmi in soccorso, con una misera graffetta riuscì a scardinare il lucchetto e a trovare (addirittura!!!!) il modo di aprirlo e chiuderlo senza dover ricorrere alla chiavetta smarrita. "Ecco, lo vedi? adesso sarà questa la tua chiavetta, mi raccomando però...adesso non perderla" e fu così, con questa magnifica rassicurazione, che credette di avermi fatto felice...ma invece non immaginava neanche che quella misera graffetta mi fece cadere ancor di più nello sconforto, consapevole che quel diario lo avrebbe potuto aprire e leggere chiunque....forse anche con uno stuzzicadenti.

E adesso ecco qui Miro che, ovviamente, non avrà nulla di tanto segreto ma che, almeno in parte, sarà un piccolo diario di questo nuovo viaggio 2.0

Può anche succedere che "l'aria nuova" di questi giorni si riveli ben presto un venticello di passaggio, ma sperare in qualcosa di migliore non costa nulla.

Benvenuti, quindi, nel fantastico mondo di MIRO
;-)